Domande Frequenti sulla Fecondazione Eterologa ed Omologa

Ricerchiamo e sottoponiamo a screening donatrici provenienti soprattutto dalla Grecia, attenendoci alle linee guida della normativa nazionale e al nostro codice deontologico professionale. Prima di aderire alla procedura di prelievo degli ovociti, le donatrici devono sottoporsi a test clinici e di laboratorio. Il Centro IVF Atene richiede ulteriori test di quelli raccomandati dalla Società Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia (ESHRE). Il nostro processo di screening include una revisione completa dell’anamnesi medica personale e familiare, un esame fisico, uno screening genetico come seguente, test per le malattie infettive e screening della salute mentale. Riflettendo il nostro approccio integrato, il nostro team di screening delle donatrici riunisce esperti in diverse discipline e comprende un medico, un embriologo, un consulente genetico e uno psicologo.

Tutte le nostre donatrici hanno fino a 30 anni e un eccellente profilo ormonale. La maggior parte di loro ha avuto almeno un parto vivo.

Il Centro IVF Atene rispetta a pieno le Leggi greche sulla Riproduzione Assistita, secondo le quali tutte le informazioni relative a chi dona devono essere mantenute strettamente riservate. L’accesso alle informazioni mediche è consentito solo per benefici medici del bambino.

Il Centro IVF Atene garantisce 2 (due) blastocisti durante un ciclo di trattamento di ovodonazione.  Gli embrioni ulteriori di buona qualità vengono crioconservati in concordanza con il consenso delle pazienti per l’ uso futuro.

Presso la nostra clinica non ci sono liste d’attesa.

Abbiamo esperienza nell`applicare tecniche avanzate come le tecniche Hatching Assistito, PICSI, ΙCSI, MICRO TESE, etc.
Siamo orgogliosi di usare il Primo Vision Monitoring System e l’Embryoscope di ultima generazione per l`osservazione di embrioni allo stadio di blastocisti.

Accogliamo tutte le pazienti di sesso femminile fino a 50 anni, indipendentemente dal loro stato civile, dalla loro relazione personale o dalla scelta sessuale. Secondo la legislazione greca, l’accesso ad un programma di ovodonazione è consentito alle donne single che abbiano presentato un atto notarile presso la nostra clinica

I co-fondatori del Centro IVF Atene, l’ostetrico / ginecologo Athanassiou e la dottoressa Sakellariou, Embriologa Senior certificata ESHRE, tra gli esperti di fertilità più capaci e di successo in Grecia, collaborano da 20 anni. Insieme guidano un team di specialisti con grande esperienza – medici, embriologi, ostetriche e psicologi – che seguono ogni paziente con correttezza e, soprattutto, umanità.

Molte donne temono che la FIVET sia dolorosa. La procedura in sé non è dolorosa, ma crea uno stato emotivo delicato. Un nuovo mondo tecnologico invade la vita sessuale, coniugale e riproduttiva della coppia e la “colpisce” anche a livello di famiglia allargata.

Questo è il motivo per cui un consulente FIVET è prezioso durante i tentativi per raggiungere la fertilità, poiché “ascolta” le parole emotive della coppia, assicura un miglioramento nel rapporto di coppia e gestisce le aspettative per un esito positivo del tentativo.

Nonostante tutti gli sforzi che facciamo, non è sempre possibile ottenere un risultato positivo. In caso di risultato negativo, la procedura potrà essere ripetuta dopo un periodo di 2-3 mesi, per consentire al corpo di scaricarsi degli ormoni. Durante questo periodo, tuttavia, può essere tentata una procedura naturale del ciclo o può essere eseguito un trasferimento con embrioni crioconservati e scongelati (laddove esistenti).

Nella maggior parte delle donne che ricevono una stimolazione farmacologica per un tentativo di fecondazione in vitro, assumere ormoni non causa particolari problemi. Una piccola percentuale di donne presenta piccoli gonfiori o lieve ritenzione di liquidi, sintomi che sono tollerati, senza alcun speciale significato.

Di solito, il giorno del recupero degli ovociti e il giorno del Trasferimento Embrionale (ET) consigliamo alle donne di astenersi dal lavoro. La ragione non è dovuta tanto alla debolezza fisica, quanto al desiderio di evitare uno stress supplementare per la fine del processo o per eventuali ritardi o per l’abilità a guidare, etc.
Dopo l’ET e in base all’attività lavorativa di ogni donna, si consiglia di prestare una minima attenzione per i 2-3 giorni seguenti e poi di continuare con un ritmo di vita normale, seguendo solo rigorosamente le istruzioni fornite loro per il supporto medico.

Se la risposta alla stimolazione ormonale non è soddisfacente, potrebbe essere necessario interrompere o annullare il ciclo.
Ciò è, comunque, da prendere in considerazione quando i segnali non sono incoraggianti.

Al Centro IVF Atene ci teniamo costantemente aggiornati su tutte le più recenti tecniche di FIVET, tra cui il congelamento (vitrificazione) di tutti gli embrioni durante il 5° giorno (stadio di blastocisti) e il trasferimento dell’embrione nei cicli successivi. A differenza dei protocolli di FIVET convenzionali, nella tecnica del “freeze-all” (vitrificazione) tutti gli embrioni generati da un ciclo di raccolta degli ovuli sono congelati e trasferiti in un ciclo successivo. Un recente studio fornisce prove solide che questa tecnica è associata ad esiti di FIVET significativamente migliori, specialmente nelle donne con più di 40 anni.

Siamo orgogliosi di usare il Primo Vision Monitoring System e l’Embryoscope per l`osservazione di embrioni allo stadio di blastocisti.

In alcuni casi si consiglia di effettuare un’isteroscopia prima di iniziare un ciclo di FIVET, per escludere qualsiasi distorsione della cavità uterina.
“Prevenire è meglio che curare” è un detto che vale non solo nella medicina!

Se durante la gravidanza tutto procede normalmente e non vi sono problemi particolari (posizione podalica del feto, gravidanze multiple, etc.), la donna può partorire naturalmente e in sicurezza, indipendentemente dal metodo di concepimento.

La più grande preoccupazione di ogni donna che inizi un trattamento di fertilità è quella che il rischio di cancro sia connesso alla stimolazione ormonale assunta durante la FIVET. Tuttavia, numerosi dati raccolti da studi scientifici affidabili, pubblicati in rinomate riviste mediche di tutto il mondo, sono rassicuranti e non confermano questa preoccupazione.

I procedimenti di fertilizzazione in vitro sono consentiti fino ai 50 anni d’età, sulla base delle leggi greche 4272/2014, 3305/2005 e 3089/2002, che regolano il funzionamento delle Unità di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA).

Il trasferimento di embrioni costituisce l’ultima fase di un procedimento di FIVET. Si tratta in pratica del trasferimento degli ovociti fecondati nell’utero, per il loro impianto.

Il trasferimento di embrioni avviene tra il 2° e il 6° giorno (dopo il prelievo di ovociti) con embrioni che sono nello stadio compreso tra le 4 cellule (2° giorno) e quello di blastocisti (5° o 6° giorno). L’embriologo responsabile seleziona gli embrioni migliori, basandosi su criteri ben precisi riconosciuti a livello internazionale, e procede all’aspirazione di tali embrioni tramite un apposito catetere. Il ginecologo introduce il catetere nell’utero, attraverso la vagina, monitorando continuamente il procedimento tramite ecografia.

No, il trasferimento di embrioni è indolore e non richiede alcuna preparazione particolare da parte della donna.

Subito dopo il trasferimento degli embrioni la donna resta in posizione distesa per circa 1 ½ ora; dopo tale intervallo di tempo, può tornare a casa. Non è necessario che si assenti dal lavoro, ma è consigliato che si astenga da attività fisiche pesanti. È molto importante che segua la terapia farmacologica consigliata e che non si affatichi psicologicamente.